lunedì 5 settembre 2011

notitiaCRIMINIS


Un libro da leggere tutto in un fiato: 90 brevi capitoli al cardiopalma. Duemicrocosmi a confronto: la comunità eterogenea e surreale che vive nelladiscarica e la buona borghesia milanese rappresentata magistralmente dalla famiglia Mito. L'eterno dilemma dell'essere o dell'avere, o meglio dell'essere o dell'apparire, che sembra inconciliabile, trova un naturale compromesso nella logica di due adolescenti, età in cui, inconsapevolmente, si costruisce il mondo.
Sullo sfondo una Milano cupa che fagocita i suoi figli come un immenso conte Ugolino di dantesca memoria. Per quanto stilizzata la metropoli lombarda è ben riconoscibile. Sono tratteggiati i suoi lati più bui, i suoi angoli più nefandi.
La discarica, vera protagonista del romanzo, è una specie di ombelico del mondo, intorno al quale ruotano, consapevolmente o inconsapevolmente, tutte le  vite che si muovono nella città. Non sterotipi ma personaggi simbolicidelle differenti esistenze che popolano il macrocosmo urbanocontemporaneo. Dall'immigrato di colore, Argo, con permesso di soggiorno ma costretto ad arrangiarsi per campare, al turco Saddam che ricostruisce i fasti di una piccola casbah con i materiali di riciclo raccattati nella spazzatura, importando le proprie regole e tradizioni e condividendole con gli altri, creando una sorta di multiculturalismo.

Inizia e finisce su notitiaCriminis.