venerdì 30 novembre 2012


                                                                     HATE TV

Corpi Di Scarto di Elisabetta Bucciarelli è un libro inchiesta. Si parla di Ecomafia.
Ecomafia è un termine coniato da Legambiente per parlare appunto dei settori della criminalità organizzata che "hanno scelto il traffico e lo smaltimento
illecito dei rifiuti, l'abusivismo edilizio e le attività di escavazione come nuovo grande business".

Nel romanzo viene sfatato il luogo comune secondo cui il fenomeno interesserebbe solo il meridione, la storia infatti è ambientata in una periferia del nord, probabilmente a Milano, se ne riconoscono alcuni tratti essenziali tra le righe. Il romanzo inoltre è stato tradotto in varie lingue, anche in tedesco, e questo dimostra che non è solo una questione italiana. I rifiuti si muovono verso la Cina, l'India.
Dopo il capitolo novanta, l'ultimo di questo romanzo dal ritmo incalzante si può trovare una ricca bibliografia.Corpi Di Scarto si maneggia con cura, quasi come fosse lui stesso un rifiuto speciale. La copertina ritrae una bambina vestita di bianco, tra le mani ha dei ramoscelli di mimosa. No, lei non è tra i personaggi che incontreremo nel viaggio all’interno della discarica. La sua esile figura è in contrasto con lo scenario che ha alle spalle fatto di sacchi ammassati e malformi, ma ci introduce alla lettura: "Siamo ognuno lo scarto parziale o totale di qualcuno".
Parole forti, che hanno quasi lo stesso effetto dei sassi lanciati dai bambini dispettosi.
Senza retorica, si legge tutto d'un fiato. E’ difficile immaginare la vita tra le montagne di rifiuti. La discarica è la protagonista, con i suoi scarti materiali e scarti della società che la Bucciarelli descrive senza ipocrisia e senza voler commuovere il lettore. E' un romanzo che scuote l'anima. Noi stessi diventiamo protagonisti, magari siamo la casalinga che annoda le calze del marito, ancora utilizzabili.
C’è il Nero, uno dei tanti cani randagi che vedi gironzolare nei pressi delle discariche alla ricerca di cibo, e poi c'è Argo, un immigrato di colore con regolare permesso di soggiorno che si guadagna da vivere vendendo gli oggetti che trova all'interno della discarica al mercato; Saddam il turco che ha ricostruito un'abitazione tipica della sua terra con i materiali trovati tra i rifiuti, e condivide con gli altri abitanti la sua cultura e le sue tradizioni; Lira Funesta e Iac, due adolescenti ribelli, alla ricerca di sé stessi e del senso della vita. Lira Funesta vive ancora con i genitori, rifiutato dalla madre e dalla sorella, mentre Iac si rifiuta di vivere con la madre. Frequenti sono le incursioni del fratellino Tommi che abita a pochi passi dalla discarica. Iac lo intrattiene con piccoli trucchi di magia, ma l'attrazione principale è la polvere di stelle. La stessa con cui incanta Silvia, una ragazza che appartiene a quel mondo in cui conta solo apparire, affascinata dal pericoloso macromondo della discarica.
I corpi di scarto sono anche quelli del Vecchio, un homeless che possiede solo delle coperte e un cartone per la notte, e quelli degli skaters ragazzi che si divertono a fare lo slalom tra i rifiuti con i loro tavole di legno.
Tutto il romanzo è ricco di dettagli e particolari minuziosi, essenziali. Il rifugio di Iac, viene descritto come un piccolo contenitore sterile, e se non fosse per il tanfo, a cui comunque ci si abitua, potrebbe sembrare una cantina piena di cianfrusaglie da cui è difficile staccarci.
Non ci sono computer, si è scollegati dal resto del mondo che corre veloce. E' un'atmosfera familiare, solidale. Le giornate sono una vera e propria caccia al tesoro, pensate che si possono trovare anche degli stivaletti nuovi o un paio di Nike.

Ci sono due storie parallele nel libro. Quella della discarica, e quella della città con i suoi vizi. I due mondi si sfiorano, si toccano con l'incontro di Iac e Silvia, ma non si confondono. L'essere e l'avere, l'essere e l'apparire. Ma nella discarica non ci sono solo gli ammassi di scarti e i "Corpi di Scarto". C'è una convivenza “obbligata” con gli operatori che conferiscono i rifiuti. Un giorno scoppia un incendio, e il ritmo del romanzo accelera improvvisamente. I Corpi Di Scarto non posso rimanere indifferenti rispetto alla “Cosa”, e al male. La “Cosa”, è un ammasso di rifiuti indefinito, composta da scarti di ogni genere, anche pericolosi. Argo, Saddam, Lira Funesta e Iac, non possono permettere che venga distrutto il loro piccolo universo, devono rompere il silenzio. Non c'è un lieto fine, non c'è nemmeno una fine. C’è il riscatto di quella parte della società che rifiutiamo, diversa, ma con una dignità. Ricordate la polvere di stelle? La ritroverete alla fine del libro. E non è certo qualcosa di magico.

Inizia e finisce QUI.