Lecco: incontro con Elisabetta Bucciarelli che narra a tutti l'universo della Polizia
Lecco, festa della Polizia di Stato
Dalla parte della scrittrice c'è la confessione di essersi appassionata ai poliziotti dopo aver visto gli uomini della scorta di suo padre, durante gli anni di piombo: "li vedevo come persone buone, che volevano il bene della mia famiglia: da allora ho voluto scrivere di loro. Certe volte, soprattutto negli ultimi periodi, ho pensato di smettere di scrivere polizieschi, di parlare di morti e crimini, per quanto finti siano. Credo che ora come ora serva più silenzio e più lavoro, e sono sicura che quello della Polizia è orientato in questa direzione". Forte il legame col territorio lecchese, la cui cornice paesaggistica ritorna nel romanzo "Io ti voglio credere", del 2010, conosciuto attraverso colleghi giornalisti. Ha concluso Elisabetta Bucciarelli "la cultura del giallo e del poliziesco immaginaria che ci bombarda oggi non giova al poliziotto e nemmeno al cittadino: la festa di domani è una grande occasione per dire le cose come stanno, per manifestare l'importanza del servizio offerto a tutti dalla Polizia dello Stato". Dell'autrice è stato pubblicato recentemente il romanzo "Corpi di scarto", dell'edizione Ambiente, non ispirato al giallo, che offre una vasta e critica visione della nostra società, partendo dall'immagine della discarica, luogo sporco e di rifiuti che per l'ideale di pulizia e ordine occidentale non dovrebbe nemmeno esistere. Una scrittrice a tutto tondo dunque che ha fortemente contribuito a rendere omaggio, con l'ispettore Vergani, al mondo poliziesco.
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